Strategie di compensazione dei difetti secondari

Le strategie terapeutiche in questo ambito intervengono sui tanti difetti molecolari e cellulari che si susseguono nei muscoli quando la distrofina è assente o deficitaria. Gli ambiti di intervento principali in fase di sviluppo si focalizzano sui seguenti aspetti:

La fragilità e debolezza delle fibre muscolari dovuta all’assenza di distrofina, che normalmente ha il ruolo di stabilizzare la membrana muscolare.

Le microfessure che si creano nella membrana e che determinano un aumento dei livelli di calcio, che favorisce la morte cellulare e innesca il processo infiammatorio

L’infiammazione cronica che promuove la sostituzione del tessuto muscolare con quello connettivo e adiposo, deteminando la fibrosi del muscolo e la morte cellulare    

Strategie per migliorare la resistenza e la funzionalità dei muscoli

L’utrofina è una proteina con struttura molto simile alla distrofina presente in piccole quantità all’interno dei muscoli e normalmente prodotta nello lo sviluppo fetale. L’utilizzo di specifiche molecole che stimolano la produzione dell’utrofina potebbe compensare la mancanza di distrofina

Questi approcci mirano a contrastare la debolezza dei muscoli promuovendo un aumento della massa muscolare o intervenendo su meccanismi molecolari alterati da cui dipende la salute del muscolo.

Una via alternativa per contrastare la debolezza muscolare è quella di intervenire sul deficit funzionale dei mitocondri caratteristico delle cellule muscolari distrofiche.

Strategie per limitare l’ingresso del calcio nelle cellule muscolari o ridurre l’infiammazione

Alcune molecole ristabiliscono l’impermeabilità agli ioni calcio sigillando le “microfessure” che si creano nella membrana muscolare. Altre strategie intervengono invece sull’attività dei canali che controllano il trasporto di questo ione.

L’obiettivo finale è di trovare nuove terapie che possano sostituire, o limitare l’impiego dei cortisonici, che rappresentano attualmente gli unici farmaci antinfiammatori indicati a livello internazionale per la DMD.

Strategie per ridurre la fibrosi

Molte delle molecole sperimentali ideate per combattere l’infiammazione hanno anche un importante effetto sul processo fibrotico. Vi sono però una serie di approcci mirati ad inibire specificamente la fibrosi. In particolare, sono ideati per inibire la deposizione di tessuto fibrotico e aumentare la capacità che ha il tessuto muscolare danneggiato di ripararsi.